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Fisiopatologia della Riproduzione

Tecniche di II e III livello: FIVET/ICSI, IMSI e prelievo testicolare

Le tecniche di secondo livello prevedono alcuni tempi che vengono generalmente così schematizzati:

  • induzione farmacologica dell’ovulazione multipla
  • prelievo degli  ovociti ( pick –up)
  • inseminazione e fecondazione in vitro
  • trasferimento degli embrioni in utero (transfer).

 

La stimolazione ovarica avviene somministrando una terapia ormonale che consente lo sviluppo di numerosi follicoli (in base alla riserva ovarica della paziente) rispetto alla singola ovulazione spontanea.

Il monitoraggio ecografico dello sviluppo follicolare permette di stabilire le tempistiche per il prelievo ovocitario e l’eventuale modificazione del protocollo farmacologico.

 

 

 


La fecondazione in vitro FIVET ( penetrazione spontanea di uno  spermatozoo all’interno dell’ovocita) è completata nell’incubatore dopo circa 18 ore dall’inseminazione e dopo circa 12 ore  l’ovocita fertilizzato comincia a dividersi in due cellule (pre-embrione).

 


Di più recente introduzione la ICSI  ( IntraCytoplasmayic Sperm Injection) permette  di effettuare  un intervento  di  PMA  avendo a disposizione  anche un numero di  spermatozoi  molto basso.
Il procedimento  viene eseguito a 400 ingrandimenti  con un particolare microscopio, equipaggiato con un micro manipolatore.
Il trasferimento dell’embrione è una procedura tecnicamente abbastanza semplice ma che deve essere effettuata con estrema scrupolosità. Da uno a tre  pre-embrioni, sospesi in una goccia di medium di coltura  sono aspirati  in un sottile catetere.
Questo viene quindi  delicatamente inserito nell’utero  e i pre-embrioni posizionati in cavità uterina.
L’IMSI consiste in un’iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi morfologicamente selezionati.
La differenza con l’ICSI consiste nel fatto che in questo caso la selezione degli spermatozoi si realizza con 8000 aumenti, il che permette di scegliere i migliori spermatozoi.
Un tal aumento di visione degli spermatozoi permette di osservare quelle strutture che, con i microscopi convenzionali, non è possibile individuare.

Prelievo Testicolare

Nel 1994 sono state ottenute le prime gravidanze mediante tecniche di prelievo di spermatozoi testicolari. L’indicazione all’utilizzo di queste tecniche è rappresentato da Azoospermia o severa Criptozoospermia.
Il prelievo può essere effettuato con diverse tecniche: aspirazione percutanea degli spermatozoi dall’epididimo (Percutaneous Epididymal Sperm Aspiration, PESA), prelievo microchirurgico degli spermatozoi epididimali (Microsurgical Epididymal Sperm Aspiration, MESA), (aspirazione percutanea degli spermatozoi dai testicoli (Percutaneous Testicular Sperm Aspiration, TESA), o attraverso il prelievo degli spermatozoi direttamente dal testicolo (Testicular Sperm Extraction, TESE).

Tali procedure richiedono tecnologie di prelievo e di laboratorio molto sofisticate, pertanto possono essere effettuate solo presso Centri altamente specializzati.